Riciclare fa rima con regalare

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Il significato del termine riciclare è ormai a tutti noi noto perchè di uso comune e fortemente legato ai tempi in cui viviamo.

Se torno indietro con la memoria agli anni della mia infanzia, ma anche a quelli adolescenziali, non riesco a recuperare nessun ricordo di tecnica o abitudine al riuso. Forse qualche lavoretto di Pasqua alla scuola primaria fatto con la carta delle uova di cioccolato, ma nulla più, ciò nonostante i rifiuti erano in numero enormemente inferiore a quello che oggi produciamo e tutto veniva collocato in un unico sacco dell’immondizia, in barba alla raccolta differenziata che tanto ci impegna nei tempi attuali.

Tutti noi siamo consapevoli dell’importanza dei nostri gesti e delle nostre abitudini in materia ambientale, tuttavia non abbiamo ancora acquisito quell’automatismo (se così si può chiamare) che ci renderebbe in grado di sfruttare tutto quello che può essere riutilizzato, anche in maniera diversa dalla sua funzione originaria. Quel pensare, un attimo prima di eliminare, un momento prima di disfarci di qualcosa che non ci serve più o che non rientra più nei canoni di bellezza o di moda, “che cos’altro potrei farne?”, “che cosa c’è ancora di sfruttabile qui?”

La matematica (tornando al discorso degli automatismi!) ci insegna a scomporre in fattori primi. Ebbene, il punto è proprio questo, l’inizio di una lunga e consolidata abitudine al riciclo parte esattamente da qui. In una camicia, magari strausata, magari strappata irrimediabilmente e non più indossabile che cosa possiamo “salvare”? I bottoni! In un cuscino vecchio, liso, sfruttato, sorpassato, c’è ancora qualcosa che possiamo riadoperare? La cerniera lampo!

Vero è che tutto questo richiede del tempo.

Nelle nostre giornate piene di impegni e telefonini questi gesti sembrerebbero impossibili da compiere. Ma credetemi, si può fare e ti fa sentire così bene , ti fa sentire un piccolo eroe che offre il suo contributo alla prosecuzione della bellezza che ci circonda.

E’ un regalo che offriamo, ma soprattutto che facciamo a noi stessi.

E parlando di regali, di riciclo, di ecologia, di piccoli gesti, un modesto pensiero voglio iniziare a farlo io…

Ho cucito una serie di mini shopping bags, compagne ideali del nostro quotidiano, i nostri contenitori fashion di spesa, libri, notebook e tanto altro. Sono fatte, naturalmente, con tessuto recuperato e hanno come tema l’amore che chi ha o ha avuto cani e gatti ben conosce, il regalo della loro presenza nelle nostre vite.

Il mio omaggio è il piccolo prezzo con il quale le propongo.

Faccio un regalo a chi regalerà o si regalerà l’occasione per partecipare alla tutela dell’ambiente.

Eccole qui: Mini shopping-bags

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